Ebola, un altro medico americano positivo.
L'Onu: "È una minaccia globale"

Ebola, un altro medico americano positivo. L'Onu: "È una minaccia globale"
NEW YORK - Un altro medico americano risultato positivo al virus dell'Ebola. Lo riferisce l'organizzazione umanitaria SIM USA. Il medico, che non stato identificato, stava curando pazienti di ostetricia in un ospedale di Monrovia e non era in contatto con gli ammalati di Ebola ricoverati in isolamento, ha riferito l'organizzazione. Il medico è il quarto americano a risultare positivo all'ebola: altri due, Kent Brantly, e Nancy Writebol, sono guariti dopo essere stati curati ad Atlanta.



L'epidemia di Ebola è ormai una «minaccia globale» e il mondo «sta perdendo la battaglia contro il virus».

A rilanciare l'allarme per il diffondersi inarrestabile del virus in Africa occidentale sono state oggi Onu, Oms e Medici senza frontiere, mentre la Fao ha avvertito che sono a rischio anche i raccolti dei Paesi colpiti, con forti timori per la sicurezza alimentare delle popolazioni di queste aree. Intanto, cresce il bilancio delle vittime, con la conferma di 31 morti anche nella Repubblica democratica del Congo. -



ALLARME ONU E FAO La mancanza di manodopera, l'interruzione del commercio transfrontaliero e le penurie dovute all'epidemia nei Paesi dell'Africa occidentale suscitano «forti inquietudini sulla sicurezza alimentare» nei Paesi maggiormente colpiti, hanno affermato oggi le Nazioni Unite. Il vice segretario generale dell'Onu, Jan Eliasson, parlando al Palazzo di Vetro, ha inoltre avvertito che le Nazioni Unite hanno bisogno di denaro, medici, infermieri, laboratori e dispositivi di protezione. Sempre oggi, anche la Fao ha lanciato un «allarme speciale», avvertendo che l'epidemia di Ebola «mette a rischio i raccolti e fa balzare i prezzi alimentari». La stagione del raccolto per due delle principali colture - riso e mais - è alle porte. La «mancanza di manodopera nelle aziende agricole a causa delle restrizioni - avverte la Fao - avrà un grave impatto sulla produzione. Allo stesso modo, la produzione di colture commerciali come l'olio di palma, il cacao e la gomma, da cui dipendono le condizioni di vita e il potere d'acquisto alimentare di molte famiglie, potrà essere compromessa».



31 MORTI IN CONGO Cresce intanto il bilancio della fiammata dell'epidemia che ha colpito anche la Repubblica democratica del Congo, aumentato a 31 morti. L'epidemia resta però circoscritta e non c'è «alcun collegamento» tra le epidemie di Ebola in Africa occidentale e in Congo, afferma l'Oms: «Questi risultati - sottolinea - sono rassicuranti dal momento che escludono la possibilità che il virus si sia diffuso dall'Africa occidentale a quella centrale». Peggiora la situazione in Liberia: gli infermieri del più grande ospedale sono in sciopero da ieri per chiedere migliori attrezzature e stipendi più alti. E sempre in Liberia, un uomo a cui è stata diagnosticata Ebola, e in quarantena, è fuggito da un ospedale a Monrovia, causando il panico tra la popolazione locale. Un'ambulanza ha riportato l'uomo in ospedale. Il virus ha fatto ad oggi 1.552 morti su 3.069 casi.



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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 3 Settembre 2014, 12:32