Clima, il mondo in marcia: 310mila in strada
a New York per salvare il pianeta -Foto

Clima, il mondo in marcia: 310mila in strada a New York per salvare il pianeta

di Valeria Arnaldi
ROMA - Ban Ki-moon con il sindaco Bill De Blasio e l’ex-vicepresidente Al Gore. I ministri francesi degli esteri Laurent Fabius e dell’ambiente Segolene Royal. Per l’Italia, il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti. Leonardo Di Caprio, in marcia con i leader dei popoli indigeni del Canada.





«Animata» da oltre centomila persone in corteo tra leader sindacali, personaggi noti, ma anche nonni e bambini - nella più grande manifestazione mai organizzata contro il cambiamento climatico - è stata New York il cuore della “People’s climate march”, che ieri, alla vigilia dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, ha unito il mondo in protesta per sollecitare l’attenzione della politica sul clima, appunto.







Dopo un minuto di silenzio per le vittime del climate change, la manifestazione si è messa in movimento, bloccando Manhattan, tra fischietti, tamburi, bande musicali e campane. Tutto per “svegliare” i grandi leader: “Il clima è una priorità politica”. Una protesta con larga “eco”.



Sono state 2700 le manifestazioni in tutto il mondo, da Parigi a New Delhi, da Roma, al Colosseo – un migliaio di manifestanti ha creato un cuore verde fotografato dal cielo - a Johannesburg. De Blasio ha annunciato che New York ridurrà dell’80% rispetto al 2005 le emissioni di gas serra, entro il 2050. Ora gli occhi sono puntati sul Palazzo di Vetro, dove domani i leader della Terra si incontreranno per discutere di partnership pubblico-privato in vista di un accordo globale sul clima. Assenti, la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente cinese Xi Jinping, il premier indiano Narendra Modi.



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Ultimo aggiornamento: Lunedì 22 Settembre 2014, 09:41
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