DITELO AL NOTAIO: LEGGI QUI LE NUOVE RISPOSTE

DITELO AL NOTAIO: LEGGI QUI LE NUOVE RISPOSTE
Gentili lettori, vista la grande quantità di quesiti inviati alla rubrica “Ditelo al notaio”, vi segnaliamo che i notai potranno rispondere solo alle questioni di interesse generale formulate in un testo che non superi le 800 battute in modo da consentire a tutti, tramite la lettura della rubrica, di trovare un primo orientamento ai propri dubbi.



Per approfondire specifiche questioni personali vi suggeriamo di rivolgervi direttamente agli sportelli di consulenza gratuita - a cura dei consigli notarili locali – attivi in quasi tutti i comuni italiani. Per informazioni e indirizzi:



http://www.notariato.it/it/notariato/chi-siamo/consiglio-nazionale-notariato/sportelli-cittadino.html



QUESITO Mio marito ha con sua sorella una proprietà indivisa, trattasi di una casa di campagna (seconda casa) con ampio giardino. Essendo in contrasto sulla vendita della proprietà e in attesa di una sentenza giudiziale, mio marito, fatto salvo il pagamento delle tasse a lui spettanti, è costretto nel durante a pagare la manutenzione ordinaria e straordinaria e con quali criteri e obblighi?



RISPOSTA Poiché si tratta di una casa non inserita in un contesto condominiale, riteniamo che le spese alle quali fa riferimento la lettrice siano conseguenti a interventi commissionati da uno dei comproprietari o da entrambi. In questo caso l’obbligo, nei riguardi di chi ha eseguito gli interventi, compete a chi li ha commissionati, salvo il diritto di rivalersi sull’altro comproprietario. Nell’ambito della causa di divisione giudiziale è opportuno che vengano inseriti anche questi aspetti.



QUESITO Salve, vorrei acquistare uno scooter (targato), ma dopo averlo visionato, il proprietario mi ha detto che per la vendita vorrebbe ricevere l'importo richiesto in contanti e per di più nell'atto di vendita, nella sezione importo della vendita, vorrebbe indicare un importo molto inferiore a quello reale!Lo può fare? Io rischio qualcosa? Grazie



RISPOSTA Raccomandiamo al lettore di tenere presente che i pagamenti per contanti oltre i mille euro sono vietati. Inoltre, se l’occultamento di parte del prezzo è finalizzato a compiere o a coprire un illecito, chi vi collabora condivide parte delle responsabilità, eventualmente anche di natura penale.



QUESITO Ho un solo immobile in comunione dei beni, vorrei possibilmente far rinunciare a mia moglie alla sua parte di proprietà con il suo consenso si può fare? e se non cos'altro potrei fare per non fare risultare che lei e proprietaria? in alternativa ho una figlia il modo più semplice e veloce per intestare la parte di mia moglie a lei?



RISPOSTA Se i coniugi condividono questa intenzione, occorre stipulare prima una convenzione di separazione dei beni, poi un atto di vendita o di donazione della quota di metà dalla moglie al marito. La donazione è meno onerosa ma crea problemi in caso di successiva rivendita del bene.



QUESITO Buongiorno, da poco è mancato mio padre e mia madre vorrebbe intestare le tre case di loro proprietà una per ogni figlio (siamo in tre), uno dei figli ha sfruttato però la casa per 15 anni e mia madre non sa come quantificare questo beneficio. Mi potete aiutare?



RISPOSTA Innanzi tutto si deve provvedere alla pratica di successione del padre, entro un anno dalla morte. Se non esiste testamento è possibile che sia opportuna una rinuncia all’eredità da parte della madre e poi un atto di divisione fra i figli per assegnare a ciascuno la quota di metà di una casa. Infine la madre potrà donare a ciascuno dei figli l’altra quota di metà della stessa casa assegnata con la divisione. Per quantificare il valore dell’uso della casa da parte di un figlio il parametro di riferimento è il canone di locazione che l'occupante avrebbe dovuto pagare ma, senza un accordo costruito con ragionevolezza e concessioni reciproche, non sarà facile giungere a soluzioni condivise. In ogni caso è necessaria una consulenza personalizzata del notaio di vostra fiducia.



QUESITO Buongiorno, abito attualmente in un appartamento che ho acquistato 10 anni fa usufruendo delle agevolazioni per l'acquisto prima casa. Ora vorrei acquistare una casa più grande per trasferirci la residenza e vendere successivamente l'appartamento in cui attualmente abito. Mi dicono però che non potrò accedere alle agevolazioni se prima non venderò l'attuale appartamento. E' proprio così? Non è sufficiente dichiarare dal notaio che sposterò la residenza sulla nuova abitazione entro 6 (o 18?) mesi dall'acquisto?



RISPOSTA L’informazione che le è stata data è esatta.
Per fruire ancora delle agevolazioni prima casa è necessario che la vendita della casa precedente sia già stata conclusa con la firma del relativo atto. Il solo preliminare e l’impegno a trasferire la residenza non sono sufficienti. Con il nuovo acquisto, se stipulato entro un anno dalla vendita della vecchia casa, si potrà fruire del credito d’imposta e recuperare quanto pagato in occasione dell’acquisto precedente.

Ultimo aggiornamento: Sabato 18 Ottobre 2014, 13:40
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