DITELO AL NOTAIO: LEGGI QUI LE NUOVE RISPOSTE

DITELO AL NOTAIO: LEGGI QUI LE NUOVE RISPOSTE
Gentili lettori, vista la grande quantit di quesiti inviati alla rubrica “Ditelo al notaio”, vi segnaliamo che i notai potranno rispondere solo alle questioni di interesse generale formulate in un testo che non superi le 800 battute in modo da consentire a tutti, tramite la lettura della rubrica, di trovare un primo orientamento ai propri dubbi.



Per approfondire specifiche questioni personali vi suggeriamo di rivolgervi direttamente agli sportelli di consulenza gratuita - a cura dei consigli notarili locali – attivi in quasi tutti i comuni italiani. Per informazioni e indirizzi:



http://www.notariato.it/it/notariato/chi-siamo/consiglio-nazionale-notariato/sportelli-cittadino.html



QUESITO Un testamento olografo attribuisce un legato di modesta ad un lontano parente e tutto il resto del patrimonio immobiliare, di consistente entità, in quote ai due figli, Il testatore affidò il testamento al legatario e per procedere alla sua pubblicazione il legatario, su richiesta del notaio, ha chiesto agli eredi la documentazione catastale delle proprietà a loro lasciate dal testatore. Gli eredi, effettuate le ricerche, hanno accertato che una parte dei beni ereditati risulta non censita in catasto e non si sono attivati per regolarizzare la situazione e consentire la pubblicazione del testamento. Di fatto gli eredi e il legatario sono pacificamente in possesso di quanto loro lasciato ma, legalmente, permane la comunione ereditaria in capo agli eredi legittimi anche dell’unico bene oggetto del legato. Premesso che l’oggetto del legato (un piccolo pezzo di terreno agricolo) è regolarmente censito in catasto si chiede se: il legatario può pubblicare il testamento senza disporre della documentazione e dei dati catastali dei beni oggetto delle quote degli eredi ed il notaio, nel pubblicare il testamento, procede alla trascrizione ai rr.ii limitatamente al bene del legatario, essendo l’unico in regola catastalmente, evidenziando che non può effettuare le rimanenti trascrizioni per irregolarità e lacune nelle relative registrazioni catastali. Ringrazio per la risposta che vorrete darmi



RISPOSTA Il Notaio dovrà procedere alla pubblicazione del testamento olografo, e dovrà procedere alla trascrizione dell'acquisto del legato presso il competente ufficio dei registri immobiliari. L'acquisto dei beni da parte degli eredi richiede la trascrizione solo nell'ipotesi di accettazione dell'eredita' (che normalmente avviene contestualmente alla pubblicazione del testamento, ma non necessariamente), mentre contestualmente alla pubblicazione e' obbligatoria solo la trascrizione dell'acquisto a titolo di legato. Pertanto si potrà procedere immediatamente alla pubblicazione del testamento ed alla trascrizione del legato; gli eredi poi, se lo desidereranno, potranno accettare l’eredità, con conseguente trascrizione dell’acquisto a loro favore sugli altri beni.



QUESITO Buona sera, scrivo per avere un Vostro parere in merito alla seguente questione: coniugi senza figli, comproprietari di un appartamento del valore di circa 50.000,00 €. Nel 2006 muore il marito e, con testamento, lascia la somma di 200.000 € in depositi bancari alla moglie, e la sua quota del 50% dell'appartamento a fratelli e sorelle (nipoti dei fratelli e sorelle premorti) con usufrutto alla moglie. Nel 2010 muore anche la moglie e, con testamento lascia il suo 50% dell'appartamento ad un cognato ed alcuni terreni, e parte del denaro rimanente ai nipoti (fratelli premorti). Nel 2011 gli eredi proprietari dell'appartamento intendono venderlo, ma è stato detto loro che ci vuole l'atto di quiescenza degli eredi della moglie per il testamento del marito, in quanto può essere impugnato. Sono dubbioso sul fatto che ci voglia l'atto di quiescenza , in quanto, all'epoca, non mi sembra sia stata resa la quota di legittima della moglie, in quanto ha ereditato la somma di 200.000,00 €, contro il valore del 50% dell'appartamento di circa 50.000,00€, oltre all'usufrutto sull'appartamento stesso. Ringrazio anticipatamente della Vostra cortese attenzione e porgo distinti saluti.



RISPOSTA Se i numeri che ha fornito sono corretti, si deve concludere che l'atto di quiescenza potrebbe non essere necessario. Tale atto, tuttavia, è stato giustamente richiesto dal notaio incaricato della vendita per una tutela maggiore del terzo acquirente, stante l’impossibilità per il notaio stesso di valutare il valore reale dei beni.



QUESITO ho una casa intestata al 50% a mia moglie e 50% a me siamo in divisione di beni,avendo un'attivita con dei problemi ho paura che mi attacchino la casa come posso fare a intestarla tutta a mia moglie,posso fare una donazione o per forza una compravendita,e quanto mi puo costare? grazie mille.



RISPOSTA Lei potrebbe concludere sia un atto di vendita che un atto di donazione. Entrambi pero' sono impugnabili con un'azione, che si che si chiama revocatoria. Con questo tipo di azione i creditori, che si vedano pregiudicati nelle loro ragioni di credito, possono far dichiarare inefficace l'atto nei loro confronti. La vendita potrebbe anche essere impugnata con azione di simulazione, nel caso in cui non vi sia l'effettivo pagamento del prezzo. Se sua moglie può godere dei benefici prima casa, l'atto di donazione le costerà circa da 2.500 a 3.000 Euro, comprensivo di tasse, imposte ed onorario; per la vendita invece il calcolo e' piu' articolato.Bisogna conoscere il valore catastale e su questa base calcolare il 3%, più altre tasse, ed onorario. Non riesco pertanto a rispondere a questa domanda, mi spiace. Può però recarsi da un notaio della sua città, con i documenti dell’immobile, che le fornirà un preventivo dettagliato. Per destinare i beni del singolo coniuge a sopperire ai bisogni della famiglia, e' anche possibile costituire un fondo patrimoniale, che impedisce ai creditori personali dei singoli coniugi (qualora il debito sia stato contratto per scopi estranei ai bisogni della famiglia) di aggredire i beni che i coniugi hanno vincolato con il fondo . Ma anche questo tipo di atto spessissimo viene fatto oggetto di revocatoria.



QUESITO salve .il mio problema e questo io ho mio nonno chi a dei debiti sull’immobile volevo sapere se mio nonno mi intesta un appartamento a me che sono il nipote i suoi debiti vanno a finire a mio carico...come potrei fare?



RISPOSTA Acquistare la proprietà di un immobile gravato da ipoteca a garanzia di un debito non comporta anche il trasferimento del debito stesso. L’ipoteca però segue il bene. Pertanto, il creditore ipotecario, nel caso in cui il debitore non sia adempiente, può certamente avviare la procedura esecutiva, che si conclude con la vendita forzata del bene, e soddisfarsi sul ricavato della vendita.



QUESITO I miei genitori mi hanno donato il loro appartamento; ma essendo che é una donazione, comprando un nuovo immobile usufruisco sempre dei vantaggi di prima casa (iva 4%)?



RISPOSTA Lei non potrà usufruire delle agevolazioni di “prima casa” se il nuovo immobile è ubicato nello stesso comune dell’appartamento donato.

Ultimo aggiornamento: Venerdì 18 Luglio 2014, 15:03
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