Ad Ariano Irpino, in provincia di Avellino, una decisione del professore di educazione musicale all'Istituto “don Lorenzo Milani” ha sollevato enormi polemiche. Il docente ha richiesto agli studenti della scuola media di portare in classe spartiti e testi dell'inno fascista “Faccetta nera”, in vista di una lezione che avrebbe avuto come oggetto questo pezzo legato al passato coloniale (e brutale) dell'Italia fascista. La richiesta, fatta a pochi giorni dal 25 aprile, giorno in cui l'Italia celebra la Liberazione dal regime nazifascista, ha provocato immediatamente la reazione di genitori e docenti, molti dei quali hanno espresso il loro disappunto e sgomento per una simile scelta didattica.
Le reazioni
La controversia ha portato a rapide reazioni da parte della dirigenza scolastica, guidata dal preside Marco De Prospo, che ha emanato un provvedimento disciplinare nei confronti del docente, ritenuto responsabile di un'iniziativa considerata inappropriata e insensibile. In un'intervista a Fanpage.it, il preside ha tentato di distanziare l'istituto dall'accaduto, sottolineando l'eccentricità del professore e il suo prossimo pensionamento, ma ha ribadito la ferma condanna dell'azione, precisando che non si trattava di un'apologia del fascismo, bensì di un tentativo mal riuscito di provocazione.
Il brano
Il brano "Faccetta nera", scritto nel 1935, rispecchia un periodo oscuro della storia italiana, segnato da aggressioni coloniali e politiche razziali devastanti.
Ultimo aggiornamento: Martedì 23 Aprile 2024, 20:01
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