Milano Linate inaugura il faceboarding: stop a documento d'identità e carta di imbarco ai gate. Sala testimonial

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di Redazione web

È stato inaugurato oggi a Milano Linate il servizio di FaceBoarding, tecnologia biometrica di riconoscimento facciale per accedere ai controlli di sicurezza e ai gate di imbarco di Linate, primo aeroporto in Italia a utilizzare questo sistema di sicurezza.

Le prime compagnie ad aderire al progetto sono state Ita Airways e Sas, ma il servizio sarà disponibile per tutte le compagnie aeree. Il servizio permette, dopo la registrazione attraverso i chioschi nello scalo o direttamente con un'app mobile che sarà disponibile da giugno, di ridurre i tempi dei controlli, senza il bisogno di mostrare il documento d'identità e la carta di imbarco, ma tutto avverrà automaticamente attraverso il sistema di riconoscimento biometrico.

«Andremo a verificare come funziona il sistema a Linate, ma siamo intenzionati sicuramente a portarlo a Malpensa. Valuteremo con quali compagnie e con quali tempi, ma sicuramente vogliamo esportarlo», ha dichiarato Armando Brunini, a.d.

di Sea, intervenuto a margine della presentazione.

«Noi non abbiamo nessuna esigenza di privatizzare Sea, siccome abbiamo un debito assolutamente sostenibile, di privatizzare Sea per fare cassa. Io ho sempre detto, se ci fosse un'occasione di sviluppo industriale, nell'interesse del Paese, il Comune può considerare una diluizione, ma non per fare cassa». Lo ha dichiarato Giuseppe Sala, sindaco di Milano, intervenuto a margine della presentazione della tecnologia full biometric per accedere ai controlli di sicurezza e ai gate di imbarco di Linate, primo aeroporto a utilizzare questo sistema di sicurezza. «Abbiamo provato, come sapete, per molto tempo a portare avanti un'idea di fusione con Sacbo, che alla fine non è andata avanti. Il perché non lo commento, solo lo osservo. Bergamo non ha accettato una diluizione significativa e ha preferito tenersi il controllo al 100% del suo aeroporto. Non dico se sia giusto o meno, ma io ci ho provato per otto anni, ora ci ho rinunciato».


Ultimo aggiornamento: Martedì 7 Maggio 2024, 19:50
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