Genitori in carcere, otto minori abbandonati: "Vivevano come cani randagi"
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di Vincenzo Ammaliato
Gli impiegati degli affari sociali del municipio di Castelvolturno intervenuti sul posto su segnalazione dei carabinieri hanno descritto la situazione come «raccapricciante». Gli otto minori, dai due ai diciassette anni, vivevano senza l’assistenza di alcun adulto al centro di un terreno abbandonato nella località del Villaggio Agricolo, all’interno di una piccola tenda da campeggio. Tutto attorno, un corollario di escrementi, rifiuti vari e topi. «Vivevano come un branco di cani randagi, sopravvivevano grazie alle attenzioni delle persone che abitano nei paraggi, i quali li sfamavano portandogli ogni tanto da mangiare e più spesso da bere», dice Rosalba Scafuro, assessore agli affari sociali del Comune domiziano. Si tratta di otto minori di etnia rom; sette sono fratelli, affidati alla più grande di loro, a sua volta incinta e che convive con l’ottavo minorenne, un suo coetaneo.