Un finale che lascia tanta amarezza e che sta commuovendo mezzo mondo. Non ce l'ha fatta Sabreen al-Sakani, la bambina nata con un parto cesareo d'urgenza nell'ospedale di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, mentre la madre moriva dopo che la sua casa era stata colpita da un raid aereo israeliano. Lo riporta la Bbc scrivendo la parola fine a una storia che era di speranza. Si era trattato un successo per i medici che erano riusciti a estrarre viva la neonata dal ventre della madre morente e a rianimare la bambina pompandole aria nei polmoni.
La nonna materna Mirvat al-Sakani aveva detto alla Bbc che avrebbe adottato la bambina. Ora Sabreen, a cui è stato dato il nome della madre, è stata sepolta insieme a lei. Sabreen è tra i 16 bambini che sono stati uccisi in due raid aerei lanciati dalle Forze di difesa israeliana su Rafah lo scorso fine settimana. Tutti sono stati uccisi in un bombardamento che ha preso di mire il complesso residenziale dove vivevano. L'Idf ha riferito di aver preso di mira miliziani e infrastrutture di Hamas.
🚨BREAKING: THE BABY SABREEN WAS ANNOUNCED DEAD TODAY - SHE WAS PREVIOUSLY RESCUED FROM HER DEAD MOTHER’S WOMB.
— Suppressed News. (@SuppressedNws) April 26, 2024
This newborn girl was the only survivor of the Joudeh family, all of whom were killed in an Israeli airstrike on their home in Rafah last Saturday-Sunday night.
The… pic.twitter.com/5vK0lqRhz5
La commozione del medico
La mamma, incinta di 30 settimane, era stata uccisa insieme al marito Shukri e all'altra figlia di tre anni Malak mentre dormivano.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 26 Aprile 2024, 16:36
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