Fissare un tetto agli alunni stranieri per classe: è questa la proposta del ministro Matteo Salvini, lanciata in un’intervista a Porta a Porta, e ripresa ieri dal ministro all’Istruzione e al merito Giuseppe Valditara dopo le polemiche divampate a seguito della decisione di una scuola di Pioltello, vicino a Milano, di chiudere l’istituto il 10 aprile per consentire gli alunni e alle famiglie di festeggiare la fine del Ramadan. La scuola in questione, infatti, ha il 40% di alunni di origine musulmana che comunque sarebbero stati assenti. «Serve un tetto agli alunni stranieri - ha dichiarato Salvini - il 20% per classe».
Sulla questione il ministro Valditara ha spiegato: «Se si è d'accordo che gli stranieri si assimilino sui valori fondamentali iscritti nella Costituzione ciò avverrà più facilmente se nelle classi la maggioranza sarà di italiani, se studieranno in modo potenziato l'italiano laddove già non lo conoscano bene, se nelle scuole si insegni approfonditamente la storia, la letteratura, l'arte, la musica italiana, se i genitori saranno coinvolti pure loro nell'apprendimento della lingua e della cultura italiana e se non vivranno in comunità separate. È in questa direzione che noi intendiamo muoverci».
Tra le regioni con il maggior numero di alunni con cittadinanza non italiana ci sono soprattutto quelle del Nord: prima fra tutte la Lombardia dove studia il 25% del totale dei ragazzi stranieri iscritti nelle scuole italiane.
Una norma specifica sul tetto massimo di alunni per classe esiste dal 2010 quando, con la circolare numero 2 dell’8 gennaio, l’allora ministra all’Istruzione Mariastella Gelmini fissò il limite al 30% di stranieri per classe consentendo però agli uffici scolastici regionali e agli uffici provinciali, quindi legati ai singoli casi sul territorio, di prevedere delle deroghe in base alle competenze linguistiche degli alunni e alle esigenze educative.
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 29 Marzo 2024, 06:00
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